Due ciclofficine speciali: Rimessa in movimento e La gare de gars

A Modena e a Cremona i ragazzi di Progetto Mappe hanno scoperto due ciclofficine uniche!

Il viaggio dei ragazzi di Mappe prosegue con la collaborazione di due importanti realtà della meccanica ciclistica italiana, conosciute attraverso l’ufficio “Politiche Giovanili” del Comune di Piacenza, che sono la ciclofficina popolare di Modena “Rimessa in movimento” e la ciclofficina “La Gare des Gars” di Cremona.

Prima a Modena per il corso: Rimessa in movimento!

Attraverso la disponibilità della ciclofficina modenese, a metterci a disposizione il suo meccanico Enrico Tavernari, detto Tavvo, i giovani mappisti hanno partecipato a un ciclo di sei incontri, svolto a Spazio4, in cui hanno imparato i rudimenti della riparazione di una bicicletta. Prima del corso i ragazzi sono stati a Modena per prendere coscienza di come dovrebbe essere una ciclofficina.

“Rimessa in movimento” è un’associazione no-profit, autogestita, situata sotto i gradoni del Parco Novi Sad, il cui fine principale è supportare la mobilità ciclistica attraverso la condivisione del sapere meccanico, il loro obbiettivo è quello di stimolare le persone a prendersi cura autonomamente della propria bicicletta e promuovere il riciclo di “ferrivecchi”, in un’ottica di condivisione, mobilità sostenibile e consumo critico dei beni. Pe realizzare ciò sono stati messi a disposizione spazi e attrezzi specifici a chiunque condivida i loro principi.

I ragazzi e le ciclofficine

Conclusa la sessione di “apprendimento” i futuri meccanici hanno potuto usufruire, grazie alla collaborazione della ciclofficina cremonese e ad uno dei suoi responsabili nonché educatore Enrico Platè, della possibilità di recarsi a Cremona e di sostenere un tirocinio gratuito formativo presso la loro struttura. Così dal 31 maggio fino al 2 luglio i giovani mappisti stanno frequentando assiduamente la ciclofficina per carpire i segreti della riparazione, migliorare le proprie competenze e iniziare ad immergersi in questa nuova realtà lavorativa.

E poi a Cremona: il tirocinio è stato alla gare des gars

“La Gare des Gars” nasce per iniziativa della cooperativa sociale Cosper di Cremona nell’inverno 2018 e si trova presso la stazione degli autobus cittadina, in uno stabile di proprietà del Comune di Cremona, dove lavorano un meccanico e due educatori. La ciclofficina è un luogo di lavoro, di formazione, di incontro e di promozione di attività sociali dove si riparano biciclette guaste e si ricondizionano e restaurano quelle usurate dal tempo, anche in maniera autonoma con attrezzi e banchi di lavoro messi a disposizione di chiunque abbia voglia di adoperarsi sulla propria bicicletta o desideri imparare a farlo.

La struttura, in accordo con alcune scuole, ospita, inoltre, tirocinanti che hanno intenzione di entrare a far parte di questo mondo. In aggiunta, “La gare des gars” è un luogo di incontro perché al suo interno ha una parte dedicata alla libera aggregazione di chiunque voglia passare del tempo insieme: dai suoi abituali visitatori ai i ciclisti fino ai cicloturisti.

Fresh de la Gare de gars

Una figura molto importante per la ciclofficina cremonese e ora anche per i partecipanti di MAPPE, perché li segue e li accompagna nel servizio di riparazione bici, è il meccanico della struttura cremonese, Andrea Freschini, detto Fresh. Andrea è un ragazzo di 31 anni che ha coltivato la passione per la bici più di dieci anni fa. Fresh ha sviluppato capacità meccaniche già dalle scuole superiori quando effettuava piccoli interventi di riparazione e di tuning al suo vecchio ciclomotore.

Una volta accantonato il ”cinquantino” ha abbracciato la mobilità sostenibile attraverso l’interesse per le biciclette a scatto fisso che lo ha portato ad assemblarsene una da solo partendo da un telaio da bici da corsa di lunga data. Il suo obiettivo era quello di capire come funzionassero i meccanismi di una bici per poi metterli insieme e poterli applicare. La sua visione di ciclofficina è quella di un posto sempre in funzione come un punto di riferimento i ragazzi che frequentano l’autostazione come centro ricreativo e come punto di riferimento per là città di Cremona e non creando, inoltre, una rete ciclistica a disposizione di tutti.

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